Orologeria a Rivoli DONALISIO
la personalità al tuo polso
Chi indossa un orologio, oggi spesso lo fa per il gusto di tenere o vedere al polso un oggetto prezioso o di buon gusto, uno status simbol o un caro ricordo. Gli orologi di pregio sono generalmente meccanici o automatici, pur esistendo, sul mercato, orologi al quarzo di ottime Marche.
Per comprenderne le differenze possiamo dare una breve spiegazione delle diverse tipologie.
orologi al quarzo
L’orologio al quarzo funziona grazie all’inserimento di una piccola pila e lo scorrere del tempo è determinato dalle oscillazioni di un cristallo di quarzo.
L’idea di utilizzare il quarzo per il computo del tempo nasce nel 1928 negli Stati Uniti, ma la realizzazione dei primi orologi portatili al quarzo avverrà solo negli anni sessanta.
All’interno di un orologio gli ingranaggi sono regolati da un minuscolo cristallo di quarzo al posto di un bilanciere mobile.
Il quarzo è stato scelto per una sua particolare peculiarità: la capacità di vibrare ad una frequenza precisa se attraversato da elettricità, data in questo caso da una piccola pila.
La batteria invia energia elettrica al cristallo di quarzo attraverso un circuito elettronico. Il cristallo di quarzo oscilla (vibra avanti e indietro) ad una frequenza precisa: esattamente 32768 volte al secondo. Ciò determina un errore di oscillazione di soli 0,02 secondi al mese, garantendo una maggior precisione rispetto all’orologio meccanico.
Il circuito conta il numero di vibrazioni e le utilizza per generare impulsi elettrici regolari, in grado di alimentare un display LCD ed azionare un piccolo motore elettrico per la rotazione delle lancette.
orologi meccanici manuali
Il movimento manuale è il più antico e tradizionale tipo di movimento degli orologi. Gli orologi a carica manuale vengono così definiti perché devono essere manualmente caricati girando la corona di carica , posta ad ore 3 sulla cassa dell’orologio.
Una volta che la molla è carica, il bilanciere entra in movimento, in modo che questo possa restituire un moto uniforme e costante più volte; avvolgendo la molla ed immagazzinando energia potenziale, questa metterà in moto l’orologio. La molla si “srotolerà” lentamente e libererà di conseguenza energia cinetica attraverso una serie di ingranaggi e molle che regolano il rilascio di energia.
La riserva di carica del movimento, può variare da 24 ore a cinque giorni o più. Gli orologi più semplici richiedono un avvolgimento quotidiano, mentre altri, più prestigiosi e complicati possono essere caricati circa ogni otto giorni.
orologi meccanici automatici
L’orologio “a carica automatica”, è un tipo di orologio che si ricarica in modo autonomo grazie ai movimenti naturali del polso di chi lo indossa. L’energia del movimento viene trasformata in energia funzionale per mezzo di una massa oscillante, cioè un piccolo peso metallico chiamato rotore che oscilla, in un apposito alloggiamento, attorno al proprio asse. L’energia prodotta viene trasmessa, attraverso una serie di ingranaggi alla molla di carica, la quale una volta arrotolata, comincerà naturalmente a srotolarsi liberando l’energia accumulata, permettendo all’orologio di funzionare.
I sistemi di ricarica possono essere monodirezionali, in cui il rotore aziona la molla solo in un senso, oppure bidirezionali, in cui, invece, la ricarica avviene in entrambi i sensi, grazie ad alcuni ingranaggi invertitori.
Se l’utilizzo è quotidiano, l’orologio manterrà la potenza senza richiedere l’avvolgimento a fine giornata, mentre se non viene indossato per un periodo di tempo prolungato (in media oltre le 40 ore), dovrà essere ricaricato manualmente. Una buona alternativa alla ricarica manuale dell’orologio è quella di utilizzare delle scatole di carica, che manterranno l’orologio completamente carico quando non è indossato grazie ad un movimento perpetuo continuo.
Il tipo di vita che si conduce può influenzare il corretto funzionamento dell’orologio; se si conduce una vita troppo sedentaria, è possibile che l’orologio non venga sufficientemente caricato, a svantaggio della precisione. Un’attività sportiva intensa potrebbe invece sottoporre il meccanismo a stress eccessivo.
Da alcuni anni sono state apportate modifiche e migliorie ai componenti, al fine di ridurre maggiormente l’attrito e l’usura del meccanismo.
È molto importante tenere presente che quando si acquista un orologio, sia esso al quarzo, meccanico o automatico, deve essere messa in conto ed effettuata regolarmente una buona manutenzione affinché si mantenga correttamente funzionante nel tempo.
Contrariamente a ciò che si pensa, anche l’orologio elettronico al quarzo, del tipo analogico, ha bisogno di assistenza; nel movimento al quarzo, che pur non ha la molla ed è meno soggetto a usura rispetto all’orologio meccanico, il ruotismo va lubrificato ugualmente per mantenere il buon funzionamento dei componenti.
Se per gli orologi al quarzo, la manutenzione è consigliata, per quelli meccanici ed automatici è fondamentale e si traduce con periodica revisione, di solito ogni 5/7 anni. Tuttavia ciascun marchio riporta nel libretto di istruzioni d’uso gli intervalli di manutenzione consigliati.